CAPITOLO UNO: TUTTO COMINCIO' A BIANCAVILLA.Un ragazzo stava passeggiando insieme al suo rattata, aveva i capelli castani, non molto ordinati, gli occhi dello stesso colore ed era vestito con dei jeans chiari e una maglietta nera; il suo nome era Jake.
-Oggi fa molto caldo…- Commentò l’allenatore, asciugandosi il sudore dalla fronte –Tutto bene Rattata?!- Il pokèmon annuì, lui e il suo allenatore erano insieme da due anni, fin quando sarebbero rimasti insieme sarebbe andato tutto bene.
Delle persone vestite con delle uniformi nere , con una “R” stampata nel petto stavano tenendo in ostaggio la gente di Biancavilla -Diteci dove si trova il prof Oak!- Minacciarono gli strani tizi.
-Ma chi siete?!- Domandò la povera gente, preoccupata.
-Siamo i Rocket- Disse un ragazzo castano che aveva un sei stampato vicino alla “R” –Abbiamo bisogno di Oak, diteci dove si trova.-
-Non possiamo.- Disse l’uomo più anziano –Oak è nostro amico e voi volete sicuramente fargli del male.-
-Allora morite tutti.- Disse il castano facendo un cenno al suo Fearow.
-Che succede?!- Chiese Jake, arrivando di corsa –Cosa volete voi?!- Domandò ai Rocket.
-Noi siamo il Team Rocket.- Disse il ragazzo castano –E io sono una delle quattro migliori reclute: chiamami “Numero Sei”.-
-Chi se ne frega di chi siete.- Esclamò Jake -Voglio che lasciate in pace i miei amici.-
-Che moccioso impertinente.- Disse Numero Sei.
-Moccioso?! Non sembri molto più grande di me-
-Quanti anni hai?- Chiese Numero Sei.
-Undici.- Rispose Jake.
-Io ne ho sedici, spiacente sono più grande.- Ridacchio il Rocket –Tsk , lo lascio a voi, uccidetelo insieme a tutta questa gente.- E detto questo volò via insieme al suo Fearow.
-Agli ordini!- Dissero i Rocket –Attaccate!- I pokèmon di tutti i Rocket si lanciarono verso Jake e il suo Rattata.
-Ora si che si ragiona!- Esultò Jake –Rattata Attacco Rapido!-
Con un solo colpo tutti i pokèmon dei rocket vennero sconfitti -Diavolo… scappiamo!- Gridarono i criminali cercando di fuggire.
-Non sarà così semplice.- Tutti gli abitanti che erano stati tenuti in ostaggio bloccarono la strada ai Rocket –Ora chiameremo la polizia.- Dissero legandoli come salami.
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-Grazie Jake- Disse l’uomo più anziano –Se non fosse stato per te saremmo tutti morti.-
-Si figuri.- Disse Jake mangiando del cibo, offertogli dalla gente che aveva salvato –E’ un piacere aiutare gli amici.-
-Hai mai pensato di intraprendere un viaggio?- Chiese l’anziano.
-Un viaggio?!- Chiese Jake
-Si un viaggio.- Spiegò l’uomo -La maggior parte degli allenatori intraprende un viaggio per fortificarsi e allenare la sua squadra.-
-Fico!- Esclamò Jake con gli occhi brillanti –Mi piacerebbe molto!-
-Allora vai dal Prof. Oak!-Disse l’anziano, porgendo un fogliettino –Questo è il suo indirizzo.-
-Grazie!- Disse Jake prendendo il fogliettino –Grazie di tutto gente! Mi mancherete!- E corse via insieme al suo Rattata.
Numero Sei giocherellava con una pokèball, mentre era seduto alla sua scrivania, quella giornata non era andata affatto bene, i suoi sottoposti non erano ritornati. Ad un certo punto si avvicinò un ragazzo di poco più grande di Numero Sei, aveva i capelli neri e lunghi, gli occhi grandi e scuri come la notte,i lineamenti erano duri ed era piuttosto alto, la sua divisa era uguale a quella di Numero Sei, solo che era più pulita, le maniche non erano tirate su e il numero era scritto nella manica destra: era un “sette”.
-Buongiorno Numero Sei!- Disse Numero Sette.
-Ciao .- Disse annoiato Numero Sei –Cosa vuoi?!-
-Ho saputo che avete fallito la missione.-Commentò Numero Sette.
-Colpa di quegli incapaci- Si giustificò il castano –Non credevo che si sarebbero fatti sconfiggere da un moccioso ed un Rattata-
-Ti servirà da lezione .- Ridacchiò Numero Sette –Comunque ti sta cercando Numero Uno.-
-Il generale Apollo?!- Si chiese retorico –So già cosa vuole, grazie dell’informazione Numero Sette.- Disse alzandosi per recarsi nella stanza di Apollo.
-Un consiglio dal tuo migliore amico: Evita di usare quel tono con Numero Uno. – Disse Numero Sette.
Jake si recò davanti al laboratorio del professor Oak e suonò il campanello “Chissa chi è questo Prof. Oak.” Pensò.
La porta venne aperta, sull’altra soglia c’era un uomo sulla cinquantina con i capelli bianchi e un lungo camicie bianco –Chi sei?! – Chiese a Jake.
-Ehm… mi chiamo Jake Sanders- Disse il ragazzo.
-Il figlio di June e Jean?!- Chiese sbalordito Oak.
-Si…- Rispose Jake –Lei conosce i miei?!-
-Li conosco?! Sono io che li ho introdotti nel mondo dei pokèmon.- Spiegò Oak –L’ultima volta che sono venuto a trovarli tu eri ancora neonato… sono molti anni che non li vedo.-
-Non me lo sarei aspettato- Ridacchio Jake.
-Dai entra- Disse Oak.
Jake entrò nel laboratorio, c’erano macchinari dovunque, i molti scaffali contenevano migliaia di pokèball e tutti gli assistenti si davano da fare col lavoro. Il professore portò il ragazzo in una piccola stanza, dove c’era un macchinario contenente tre pokèball –Cosa devo fare?!- Chiese Jake confuso.
-In queste pokèball c’erano tre diversi pokèmon: Charmender,Squirtle e Bulbasaur.- Spiegò Oak –Puoi prenderne uno, ma purtroppo Bulbasaur e Squirtle sono già stati presi; è rimasto solo charmender, lo vuoi?!-
-Certo!- Esclamò Jake.
-Allora tieni: è tutto tuo!- Oak estrasse la pokèball dal macchinario e la porse a Jake .
-Grazie mille professore, la verrò a trovare ogni tanto.- Disse Jake uscendo di corsa.
-ASPETTA!- lo bloccò Oak -Devo darti ancora una cosa.-
-Cosa?- Chiese Jake, curioso.
-Vieni Margi.- Disse Oak.
-Che c’è nonno?!- Margi era la nipote di Oak, aveva i capelli castani, tenuti con una fascia, gli occhi dello stesso colore dei capelli, un viso dolce , era piuttosto formosa e portava dei jeans e un maglione verde.
-Dai un pokèdex a questo ragazzo.- Disse Oak alla nipote.
-Tieni.- Disse la ragazza porgendo il pokèdex.
Jake osservò con attenzione l’oggetto: era un apparecchio elettronico rosso e c’erano dei pulsanti di vario colore -A cosa serve?!- Chiese il ragazzo.
-E’ un enciclopedia elettronica.- Spiegò Oak –Serve a registrare automaticamente i dati dei pokèmon visti o catturati… Completare il pokèdex… era questo il mio sogno da ragazzo, ma ormai sono vecchio, lascio a voi giovani questa missione… vediamo chi completerà prima la missione tu o uno degli altri due allenatori.-
-Ovviamente io.- Esclamò Jake uscendo dal centro –Ci vediamo! Grazie di tutto Professore e Margi-
-Dai mamma non piangere…- Diceva Jake cercando di calmare la madre –Verrò a trovarti spesso-
June, la madre di Jake si asciugò le lacrime -Tutti i giovani vanno via di casa... lo dice anche la TV... però mi mancherai....- Disse abbracciando il figlio e ricominciando a piangere.
-Anche tu mi mancherai mamma...- Disse Jake ricambiando l'abbraccio della madre.
-Lo dirò io a tuo padre, lo chiamerò sul Pokègear più tardi....- Disse la donna, lasciando il figlio -Mi raccomando chiamami tutti i giorni.-
-Stai tranquilla mamma.- Disse Jake uscendo di casa -Ciao mamma ti voglio bene, ti prometto che diventerò l'allenatore migliore del mondo.- il ragazzo iniziò a correre e fece uscire i suoi due pokèmon -Noi non ci conosciamo ancora Charmender, io sono Jake e lui è Rattata, scommetto che diventeremo grandi amici.- Il charmender sorrise, e l'allenatore e i due pokèmon si diressero verso il percorso uno.
Scheda Jake:
Pokèmon:
LV.8
LV.5
Continua...