| Capitolo 5: Pirati, tesori e misteri.
<< No! No! no! Mi rifiuto di stare un minuto di più su questa nave! >> << Calmati giovanotto! Non è poi così male stare su un galeone di pirati. >> << Piuttosto mi butto in mare! >> Scoprire di essere stato arruolato da una ciuma di pirati non rese molto felice Colin che, aprresa la notizia, fece di tutto per lasciare la nave anche se era in mezzo al mare. Mastro Gibbs tentò inutilmente di calmarlo, trattennendolo nell'assurdo gesto di volersi gettare fuori bordo, provando a convincerlo dei lati positivi della vita piratesca festeggiata con rhum, donnine e sparatorie. Il resto della ciurma, nel frattempo, rideva a crepapelle nelle reazioni del giovane, sghignazzando con i loro denti ingialliti, la pelle scura per le ore passate sotto il sole e la barba poco curata. Ad un tratto, la porta della cabina del capitano si aprì, e comparì il pirata dai capelli rasta che aveva tramortito il giovane, sgridando gli uomini e cercando spiegazioni: non appena Colin lo vide, provò a saltargli addosso per prenderlo a pugni, minacciandolo con assurde minaccie per tornare a terra, ma questo si rifuggiò salendo a metà dell'albero maestro.
Qualche ora dopo, legato come un salame, Colin fu costretto ad ascoltare il capitano Jack sparrow che, giocherellando con la sua pistola, spiegava il motivo della sua presenza sulla Perla Nera. << Sappi che non è nelle mie mansioni di comandante portare a bordo mezze cartuccie. Ho solo fatto un'eccezzione perchè tu hai qualcosa che io desidero. >> << La pergamena? prendila pure se vuoi, almeno così mi lasci in pace. >> << Sbagliato giovane, ciò che adesso interessa il mio interesse e quell'interessante nastrino rosso che pare interessato a te. >> Il ragazzo rimase perplesso a quelle parole, e gli ci vollero cinque minuti per capire cosa volesse dire: scorse un sottile nastro legato al suo polso, solido come una catena. Si ricordò di averlo avuto anche prima di svenire. << A che ti serve? A decorarti i capelli? >> << No grazie, il rosso non mi dona, non fa per me. Forse tu non lo sai ma quel filo serve a guidarci da... qualche parte in cui dovremmo essere guidati. >> << Parla chiaro, non ti seguo. >> Sparrow ordinò ad uno degli uomini di portagli la pergamena trovata, e non appena gliela fu consegnata, mostrò al ragazzo che cosa c'era segnato sopra: scarabocchi, numeri sparsi e disegni senza senso ricoprivano l'intera pagina; somiglianti ai disegnini dei bambini che non avevano alcun significato. Colin non capiva cosa volesse dire tutto questo. << Mi stai prendendo in giro? >> << Lo farei se ne avessi una buona ragione, ma dato che non ne ho, è verità quella che ti dico. >> << E... io cosa centrerei? >> << Hia mai sentito parlare del Cuore dei Mari? >>
Quel nome bastò a far tornare indietro nel tempo con la mente il giovane Colin a tanti anni fa, quando era ancora un bambino, felice e spensierato, nella sua cara inghilterra. Un ricordo chiaro come il sole, nonostante la distanza di tanti anni, fece riermgere la tristezza di un evento terribile legato ad una persona a lui cara, perduta per sempre, catturrata dalla morte. La ricorda ancora nelle sue risate, nei suoi giochi, nella sua protezione e nei suoi racconti... trai quali uno legato ad un viaggio sempre creduto puramente fantastico. 7 mari. Mille velieri. Un unico cuore.
Mentre Jack sparrow lo guardava incuriosito, Colin capì di cosa si trattava e perchè avesse menzionato quel nome. << Tu stai cercando il tesoro degli oceani, non è così? >> << Dunque conosci la leggenda. >> disse sorridendo il pirata. << Perdi tempo prezioso, è solo una storia nata dalla fantasia dei marinai. >> << Le mie fonti dicono invece che possa trattarsi di realtà, è questo foglio è la guida che ci condurrà alla via. >> << Come? >> << Essa nasconde l'indizio che ci porta alla prima tappa, il punto di partenza per la ricerca tanto desiderata. Una...mia cara... amica mi ha avvertito che questa era la preda che dovevo cercare, e che un vecchio pazzo la nascondeva per sfruttarla al momento giusto. Sfortunatamente fino alla morte ha rifiutato di darmi la traccia. >> << E cosa centra il nastro che mi lega il polso? >> << Non lo so, ma mi ha detto che è la chieva per avere ciò che voglio. Quindi non fare tante storie è avvicinalo. >> costretto da un rozzo pirata puzzolente, Colin avvicinò il polso liberato al frammento di carta e... il nastro prese vita, trasformandosi in un serpente sibilante che scrutò con vitrei occhi neri i segni sparsi sulla pergamena. Dopodichè si allungò per giungere di fronte alla faccia del capito che strabuzzò gli occhi e rimase immobile, almeno fino a questo l'essere non si trasformò in un pugno che lo colpì dritto in faccia. Dolorante, Sparrow si tenne il naso arrossatto per la botta, e cercando essere il più serio possibile, si rivolse al timoniere. << Rotta per le Hawaii timoniere. >> << Ti arrendi già capitano? >> << Jack Sparrow non si arrende mai. Ho solo bisogno di una mano. >> << Andando in quel gruppo di isole? >> << Proprio così. Purtroppo...sono costretto ad andare da una persona. >> << Sembri impaurito. Stai tremando. >> << Colpa del naso che mi fa male. >>
fine quinto capitolo
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