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Mister Kuiguana, Un racconto folle scritto da un autore altrettanto pazzo.

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l o k u r a²
view post Posted on 30/5/2010, 18:10




Ispirata da questa immagine:
http://fc04.deviantart.net/fs45/f/2009/060...el_by_Zaphk.jpg
, autore Zaphk. Si ringrazia, quindi, lui per l'ispirazione.



Sperem. So che è folle, ma l'ispirazione ha portato questo, quindi beccatevelo. °w°
Il genere non è ancora ben delineato, ma posso quasi dire con certezza che non sarà un'avventura fantasy. °-°

-A volte mi pare di essere un matto.- È una voce pulita e giovane a pronunciare queste parole. La voce di un ragazzetto di diciassette anni, che però sembra un bambino. Un ragazzo dagli occhi spenti e rassegnati che contrastano con il sorrisetto che ha stampato in faccia. Una menzogna, più che un sorriso. Serve a nascondere il nervosismo. Questa tensione è causata dall'imminente visita di Wendy. Ma anche dalle opprimenti mura bianche, soffici come cuscini. E magari anche dalla camicia di forza, sporca ma in buono stato, che non ferisce la vista come il resto della stanza, di un bianco luminoso e soffocante. La stramba capigliatura corvina ondeggia pigra, mossa dal venticello del condizionatore, unico apparecchio elettronico all'interno della sua "prigione".
-No,non sei pazzo. Se tu fossi pazzo lo sarei anch'io, e mi pare di essere l'unico con un po' di sale in zucca in questo zoo.- La risposta risveglia Gregory, il moretto, dai suoi pensieri, tutti rivolti a Wendy. La voce è calma, rassicurante e carismatica. Una di quelle voci che fanno capire che la persona a cui appartengonio ha una grande personalità, oltre che cultura. Un suono suadente e affascinante. Capace di salvarti e di gettarti nell'oblio. Peccato appartenesse a un ghignante iguana verde vomito dagli occhi rossi. Il suo nome era, è e sarà sempre Furi Kuiguana. O almeno così si presenta. E così lo conosceva Gregory. L'animale viveva sulla sua spalla destra, solitamente. A volte scendeva e si faceva un giro. Però sembrava che nessuno riuscisse a vederlo. E forse era per questo che era in un manicomio, abbandonato a se stesso. E ogni giorno veniva a trovarlo Wendy, una giovane e bella infermiera dai capelli neri e lunghi. Era addetta alle punture, o almeno così dicevano i malati, e iniettava in corpo ai malcapitati dei calmanti. Ma solo se questi si ostinavano a credere nella propria pazzia, a credersi Napoleone o a pretendere di andare in tv a presentare un programma perché avevano le tette rifatte. E quello era un manicomio solo per uomini. Quando arrivava dal diciasettenne, lui era obbligato a calarsi i pantaloni e a farsi traforare le chiappe da un ago di 12 centimetri. Ovviamente non tutto gli squarciava la carne. O almeno pensava fosse così. La cosa strana è che agli altri pazienti faceva la puntura sul braccio, o in fronte se voleva giocare a freccette.

-È risaputo che Wendy è una maniaca. È una diciottenne carina, disinibita ma costretta a vivere in questo cesso di posto. Permettile almeno di godersi il tuo fondoschiena. Mi pare che tu non disdegni di addormentarti sul suo petto quando piangi perché vuoi uscire.-. Mister Kuiguana era diretto. E poteva leggere nella mente di Gregory. O meglio, ci sguazzava dentro con velleità porcina. E si divertiva a punzecchiare il carcerato. Anche se ciò che diceva era vero. Nel frattempo la giovane donna era arrivata. Si intuiva dal rumore del suo carretto, in cui teneva le proprie siringhe, che era arrugginito e scricchiolava quando passava per il corridoio che dava sulle celle di massima sicurezza.

Un suono acuto e grazioso si fece largo tra le mura soffocanti della casa di Gregory.

-È il tuo turno, Mister Nervino!- Wendy quasi cantò la frase. Lo chiamava così per via della maschera antigas che aveva il prigioniero, che, assieme agli occhialetti dalle lenti rosse, i jeans sgualciti e le sue mutande, formava tutto ciò che possedeva. L'infermiera spalancò il portone, anch'esso bianco e soffice, con un calcio. Entrò già con la siringona in mano, con uno sguardo tra il divertito e il sadico. Gregory aveva già il sedere all'aria, e moriva d'imbarazzo. Lei lo punse.

-Tirati su le braghe, che il Signor Capo Direttore ti vuole parlare.- Wendy lo aiutò, rassicurandolo. Forse ci sarebbe potuto essere un altro tipo di rapporto, tra i due ragazzi, fuori di lì. Magari si sarebbero anche fidanzati, amati, o comunque sarebbero stati amici. A questo pensava la mora, mentre aiutava il coetaneo ad alzarsi, impossibilitato dalla camicia. Però le loro storie non erano quelle dei libri. Non c'era un lieto fine, ma solo perché per un lieto fine ci vuole una storia, e di loro due c'era poco da dire. Invece Gregory non poteva far altro che pensare che ai seni di lei. Era un maschio, perdiana. Kuiguana si arrampicò sulla schiena di lei, posizionandosi sulla testa dell'infermiera. Era incuriosito. Era la sesta volta in un mese che finiva dal Direttore Richards, un vecchio uomo di settantasei anni, dal volto austero e freddo. Vestiva sempre con abiti eleganti. E trasudava sicurezza, oltre che un forte odore di tabacco scadente. Appena entrati l'uomo fece cenno di sedersi su un divanetto blu sul fondo della sala, alla destra della porta in legno massello, che portava sopra la targhetta dorata con scritto "Direttore". Kuiguana guardò in giro. Sempre lo stesso ufficio. Minuscolo. Lercio. Una moquette verde ,più simile a pelliccia di gatto morto, ricopriva il pavimento. Carta da pareti verde scuro priva di arabeschi o fregi di qualsiasi tipo. Il divanetto sopracitato vicino al muro posto davanti alla scrivania elegante ma malmessa dell'anziano, ingombra di plichi e documenti, e dietro su una sedia girevole rossa, un glaciale vecchietto. E dietro di lui, due librerie piene di tomi interessanti, come "L'assenza dell'assenzio" e vari titolo di Illuministi. C'era anche un armadietto, che doveva contenere le cartelle del personale e dei malati. Sullo stesso muro degli scaffali troneggiava anche un bel quadro di Picasso,di cui il rettile non ricordava il nome. Un intellettuale raffinato ingrigito da quel luogo, quindi.

-Ragazzo, sai perché sei qui?-
La voce era appropriata all'aspetto: grave e ferma. Però priva di personalità. Una specie di automa al posto delle corde vocali.

-Ovvio, Zio. Vuoi che ti dica che non sono più pazzo, o che non vedo più Furi. Ma non è così.-
La risposta fu data subito, senza pensare. E afflisse l'uomo. Non tanto sapere che il nipote era ancora convinto di vedere un rettile inesistente, ma piuttosto di sapere di avere due casi di infermità mentale in famiglia.

-Mmh... Tale padre, tale figlio... Lui però era più furbo. Era pazzo, ma per un paio d'anni è uscito, facendomi credere di essere guarito. Poi ha ricominciato a parlare di... Di quel coso...-

Gregory sapeva di condividere la stessa malattia di suo padre. Alcuni studiosi la chiamavano infatti "Sindrome di Richards", ovvero la mania di vedere una bestia parlante. Sapeva anche che il padre era stato rinchiuso il quel manicomio, anche se dicevano fosse morto di dolore quando seppe del figlio. Il non sapere la verità opprimeva il giovane, che amava suo padre. Stranamente, non aveva avuto nessun passato oscuro alle spalle. Era sì un matto, ma senza traumi. Come suo padre. Ed entrambi potevano vedere la bestia l'uno dell'altro. L'animale di Tomas Richards, questo era il suo nome, era un grasso gorilla, particolarmente pigro che ricordava vagamente una creatura di un videogioco che usava il moro quando era libero.

-Wendy, hai già iniettato i tranquillanti?-

-Sì, Signor Capo Direttore. Faranno effetto tra poco.-

-Allora dì a Frank che il nostro amico gli farà da assistente ,domani. Un pò di tempo nella vita reale gli far...-

I suoni... spariti. Il veleno Morpheus cominciava a far effetto. Vista annebbiata. Gambe e braccia insensibili. Fiato mozzato. Gregory cadde in ginocchio, cercando vanamente ossigeno. E poi svenì. Mister Kuiguana lo guardò triste.

SPOILER (click to view)
La Sindrome di Richards non esiste. °-°
Oppure sì... ?
 
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view post Posted on 30/5/2010, 18:24

Allenatore DOC

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dalla caotica cittadina di South Park in Colorado xD

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Wow molto interessante *__* Ma soprattutto originale *__*
 
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l o k u r a²
view post Posted on 30/5/2010, 18:26




Me l'avevi già detto su Skype, non c'era bisogno anche del commento. Comunque contento che ti piaccia. xD
 
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view post Posted on 30/5/2010, 18:53
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►I'M PGV 2◄

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Davvero niente male come fic, complimenti Blow *_*
Solo una domanda: era questa la fic che volevi farmi leggere su Skype?
 
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l o k u r a²
view post Posted on 30/5/2010, 19:31




Esatto, poi Skype ha fatto il matto e non ci sono riuscito. .___.
 
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view post Posted on 30/5/2010, 20:06
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Ma porc >.<
Purtroppo è colpa della linea del mio pc: alcuni giorni va e altri fa il pazzo come adesso >.<
 
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l o k u r a²
view post Posted on 30/5/2010, 20:07




Naaah, anche a me da problemi.
 
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6 replies since 30/5/2010, 18:10   67 views
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