L'atrio dei Portali

L'atrio dei portali era una grande culla di vuoto. Così si poteva definire.
Non vi era molto li, se non due portali: Quello oscuro e quello lucente.
Emanavano una strana e rumorosa energia elettromagnetica, coperta da una lieve nebbiolina addormentata. Non si disperdeva ne attenuava, era sempre e costantemente li.
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I passi di un'uomo, d'un tratto cominciavano a echeggiare nel posto. Lenti.
Avevano la stessa costanza di un orologio a pendolo.
Udendoli, erano i passi di una persona sicura di se.

<<bene...>> Si accarezzò la parte destra del volto, mentre qualche pezzo di pelle marcia cadeva sulle sue scarpe.
<<questo portale lucente sembra un letto perfetto per trovare qualche anima, mi basterà soltanto sforzarmi un po' e...>>
Disse, mentre diede un pungo che fece oscillare la porta.

L'uomo digrignò i denti, mentre mezza faccia continuava a cadergli davanti ai suoi piedi.
<<tsk, dannazione... voi tutti uscite fuori!>>.
Estrasse dalla tasca della sua giacca tutte le sue sfere poké.
Uno ad uno, ogni suo pokémon uscì fuori e si dirssero verso di lui, guardandolo sbigottiti.
<<beh? Cosa mi guardate a fare? Siete percaso stupidi? Non potete esserlo se siete miei Pokémon.>> Urlò contro di loro seccato.
<<pensavo lo intuivate da soli... ma vabbeh. Vedete di aiutarmi con questa porta usando un attacco combinato...>>.
I pokémon si unirono in un grande cerchio, per concentrare tutte le loro energie.
Con molti sforzi lanciarono una grande sfera violacea contro il portale lucente. L'impatto fu così forte da far finire dei raggi anche sulla porta Oscura.

L'uomo ritirò tutti i suoi pokémon, non si sapeva mai che accadesse qualcosa.
Seccato, dal non aver ottenuto nulla, sprecando tutta quella energia sul portale lucente, voltò lo sguardo su quello oscuro.
Si stava aprendo molto lentamente, mentre fasci di energia azzurra si faceva strada dal portale.
<<ah? E questo cosa diamine significhirebbe?>> disse, con tono incuriosito mentre scrutava il portale aprirsi.
Si avvicinò molto lentamente, per poi poggiarci una mano sopra.
*So già che questa cosa mi costerà un bel po', ma ho assolutamente bisogno di un'anima, un'anima che spezzi questa dannata maledizione*.
Chiuse gli occhi e conitnuò a tenere posata la mano. Con la sua energia mentale stava cercando di localizzare qualcosa, anche se questa cosa gli provocava un gran malditesta.

<<uh... interessante>>Sorrise l'uomo, mentre si avvicinò all'altro tenendo la mano sulla parte della sua faccia in putrefazione.
girò lentamente attorno a lui, più volte << Io sono Leonardo, Leonardo Venus>>.
Si fermò, davanti a lui osservandolo dritto negl'occhi
<<vedi... vedi questa parte marcia? E' maledetta...>> posò una mano sulla sua spalla, per poi stringerla in una presa molto forte
<<e tu, sarai l'anima che ricomporrà tutto questo...>> spostò la mano dal volto marcio e decadente: era disgustoso, abbastanza digustoso.

Indietreggiò senza dir nulla, rimettendosi la mano sul volto.
A stento tratteneva una risata maligna.
<<Oh.. a quanto pare il marcio ti innorridisce vero?>> disse, mentre con l'indice e il pollice strofinava un pezzo di pelle putrida.
<<Sei come i bambini sai? Io ne avevo uno, ora è scomparso. I bambini non accettano mai quello che non conoscono, dicono che abbia un brutto sapore...>>

<<Ahahaha! Cos'è? ti importa così tanto di altre persone? Non hai abbastanza potere per agire da solo?>> ridacchiò, mentre l'uomo si voltò verso un portale.
Poi si sedette, proprio dove si trovava in quel momento.
<<ah beh, devi soltanto sperare che nessuno dei tuoi pargoli incontri mia moglie, lei si che e' pericolosa...>> aggiunse, mentre si asciugò la guancia con il manico della giacca.
<<o, parlando di questi portali, potrebbe anche precedermi e accaparrarsi tutto, eh...>> aggiunse, mentre guardava un punto casuale verso l'alto.

Leonardo posò la testa di lato, come fosse una bambola,

per poi vedersi cadere un'altro pezzettino di faccia.
prese per mano i pezzi caduti fino ad ora e con una mira precisa glie li fece ingoiare
<<keheheh. Avrai modo di incontrarla sicuramente, anche se i suoi interessi sono ben altri al momento>>
Sembrava non curante di tutta quella energia che subiva, continuando a parlare con molta tranquillità abbracciata a una sottile sfacciataggine.
<<quei portali? Io so come aprirli. E anche a te piacerebbe vero? Keheheh ma non potrai mai fare nulla di tutto ciò, e nemmeno io avrò intenzione di aiutarti>>
Lanciò un'occhiata verso di lui. Gli piaceva il fatto che nonostante tutta la forza che aveva, solo Leonardo sapeva come aprire i portali.
<<questo marchigegno mi e' stato utile per utilizzare la mia energia mentale, con l'energia mentale si può fare di tutto...>> aggiunse osservando una strana croce racchiusa in un cerchio che teneva fra le mani.

Leonardo guardò l'uomo con espressione ironica.
Si tolse una scarpa e glie la lanciò in fronte, facendogli piegare la testa indietro.
La scarpa aveva lasciato un'impronta ben visibile sulla sua fronte.
<<come cosa dovrebbe importarti? Kehehehe mia moglie ti avrebbe chiamato stupido pollo. Comunque, stupido pollo... ci troviamo appena fuori dal portale in cui sei rimasto intrappolato>>.
Leonardo conitnuò a ridacchiare mentre lo fissava

Edited by LadyMumu - 23/8/2010, 22:07